VAX DAY: Meno “vocali”, più fatti!

Il nostro primo cittadino accecato da mania di grandezza probabilmente derivante dalla gestione delle vaccinazioni, pensando forse di avere capacità organizzative anche superiori a quelle del Generale Figliuolo,  vorrebbe, forse, vista la scadenza ormai prossima del suo mandato, prenderne il posto, o, magari, visto le sue numerosissime comparsate televisive di avere acquisito ormai visibilità internazionale ed essersi autoconvinto di essere un formidabile comunicatore (ci sia concesso di avanzare qualche dubbio) che Giuseppe Conte scansati proprio, tra l’altro consigliato in maniera abbastanza maldestra dal suo capo comunicazione che Rocco Casalino, già che ci sei, scansati pure tu, il sindaco si lanciava con estrema frettolosità, forse per anticipare comunicazioni di altri e senza avere l’accortezza di verificare ciò che stava affermando, inviando un audio WhatsApp che crediamo chiunque possieda uno smartphone abbia ascoltato, in annunci trionfalistici riguardanti vaccinazioni di massa senza limiti di età (Vax Day) creando inevitabilmente aspettative tra i cittadini, (speranze smentite solo alle 23 di venerdì sera), accorsi già alle prime luci dell’alba da paesi più o meno limitrofi e prontamente rimandati a casa (con anche l’intervento dei Carabinieri).

La vaccinazione riguardava infatti gli over 60 previa prenotazione sul portale nazionale dove il centro vaccinale di Rogliano è comparso per pochi minuti nei giorni antecedenti a sabato per poi ricomparire nella tarda mattinata dello stesso giorno (come da noi evidenziato sulla nostra pagina Facebook).

Siamo convinti che gli scribacchini più o meno noti sapranno scaricare le responsabilità (evidentissime!) sulla giunta regionale e sulla gestione commissariale della sanità ma solo perché retta da un presidente f.f. di centro-destra, ma non entriamo in discorsi che nulla hanno a che vedere col caso in questione.

La critica è rivolta ad una comunicazione scarsa e confusionaria che non ne azzecca una nemmeno per sbaglio, che crea dubbi e malumori nella popolazione non vicina ad alcune dinamiche.

Il nostro invito al signor sindaco è di ritornare alla consapevolezza di essere un sindaco, solo un sindaco di quella che una volta era una cittadina e che oggi viene ridimensionata dai più come un “paesello” soprattutto a causa della scellerata gestione amministrativa di cui esso è stato assessore nel periodo 1997-2001, vice sindaco nel periodo 2006-16 ed infine sindaco nel periodo 2016-21.

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Un’altra Rogliano